Questa pagina completa la presentazione generale di Mantova, con i luoghi più interessanti da scoprire. Da segnalare innanzitutto il grande Palazzo Ducale che raggruppa edifici di varie epoche, soprattutto rinascimentali, come il Castello di San Giorgio.
Sul lato opposto della città si trova l’elegante Palazzo Te, e nel centro storico, la grande Piazza Sordello con il Duomo, i palazzi e gli edifici di un lato del Palazzo Ducale, Piazza Erbe con la Rotonda San Lorenzo, il Palazzo della Ragione, la Torre dell’Orologio Astronomico e la bellissima Casa del Mercante.

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1. Palazzo Ducale

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Chiesa del palazzo

Il Palazzo Ducale di Mantova è un complesso monumentale tra Piazza Sordello e il Lago Inferiore, uno dei più grandi d’Europa, ereditato in gran parte dai Gonzaga di Mantova che governarono la città dal 1328 al 1707, in seguito ai loro rivali Bonacolsi, signori dal 1272 al 1328. Riunisce nel XVI secolo edifici tra cui il castello e i monumenti del nucleo originario formato dai Palazzo del Capitano e del Magna Domus che risalgono ai Bonacolsi intorno alla Corte Vecchia.
Il complesso comprende diverse piazze, tra cui Piazza Castello, Piazza Santa Barbara e Piazza Pallone. Tra cortili, giardini e oltre 500 sale si scoprono tesori artistici rinascimentali, in particolare di Tintoretto, Tiziano, del pittore di corte Andrea Mantegna, o di Pisanello con un ciclo di affreschi di Pisanello.

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Castello di San Giorgio

Il cinquecentesco Castello San Giorgio ospita la Camera degli Sposi di Mantegna.
Negli appartamenti della Domus Nova, la Sala del Labirinto ha un soffitto a cassettoni decorato con un labirinto dorato su sfondo blu con la ripetuta iscrizione “Forse sì o no”. Molti arredi e opere sono scomparsi, quando i Gonzaga dovettero esiliarsi, poi dopo il passaggio degli eserciti napoleonici. Rimane tuttavia la famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità di Rubens.
Piazza Castello è circondata su tre lati da portici rinascimentali, con lato sud, un’esedra per entrare nel Castello di San Giorgio. Sulla scenografica e poligonale Piazza Santa Barbara si trova la facciata della Basilica Palatina, costruita tra il 1562 e il 1572. In Piazza del Pallone la corte giocava a palla.

2. Castello di San Giorgio

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Camera degli Sposi

Dal Ponte San Giorgio, il Castello di San Giorgio si affaccia maestosamente sul lago. Inserito nel Palazzo Ducale, è simbolo della potenza dei Gonzaga, risalente alla fine del XIV – inizio del XV secolo.
È una struttura quadrata con quattro torri d’angolo circondata da un fossato, accessibile da tre porte con ponti levatoi.
L’interno conserva testimonianze artistiche e architettoniche come negli Appartamenti di Isabella d’Este, la Sala dei Principi, la Sala dei Soli, la Galleria dei Mesi, o la Sala dello Zodiaco. Ma l’opera più prestigiosa di Mantova è l’affresco di Mantegna (1465-74) della Camera degli Sposi o Camera Pica, dove il pittore giocò abilmente dei spazi con la prospettiva, mettendo in scena i personaggi della famiglia Gonzaga. Su un muro, detto “di corte”, si vedono i membri della famiglia Gonzaga: il marchese Ludovico II e sua moglie Barbara di Brandeburgo, i loro figli e il segretario. La scena detta “dell’incontro” celebra la linea dinastica, con Ludovico II Gonzaga, suo figlio Francesco nominato cardinale, suo fratello Luigi, e suo nipote Sigondismo. Sul muro occideile si vede sullo sfondo una rappresentazione di Roma errata.

3. Basilica di Sant’Andrea

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Facciata di Sant’Andrea

Nella piccola Piazza Mantegna si trova l’elegante Basilica di Sant’Andrea che è la più importante chiesa di Mantova e testimonianza conseguente del Rinascimento, creata da Leon Battista Alberti a partire dal 1472 con una cupola di Filippo Juvarra montata nel XVIII secolo. Fu costruita demolendo il monastero benedettino dell’XI secolo.
L’inclusione dell’arco trionfale in facciata era una novità per un edificio sacro.
Il suo vasto interno a croce, è formato da una grande navata coperta da una volta a botte, con tre grandi cappelle su ciascun lato, con un incrocio coperto dalla cupola, con altari e opere di artisti come Mantegna o Correggio.

Secondo la tradizione, la chiesa conserva la terra con il sangue di Cristo che scorreva ai piedi della croce quando il centurione romano Longino gli trafisse il lato. Quello avrebbe sepolto l’urna a Mantova alla sua morte nel 37 d.C., e quasi 800 anni dopo l’apostolo Andrea avrebbe indicato al cieco Adalberto dove ritrovarla.
Una chiesa fu allora costruita verso il X secolo, poi fu scoperta la reliquia delle ossa di Logino nel 1048.
Le reliquie sono conservate nella cripta del XVII secolo.

4. Piazza Sordello

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Piazza Sordello

L’armoniosa Piazza Sordello è un’importante piazza mantovana e la più ampia, circondata da prestigiosi edifici, tra cui alcuni del Palazzo Ducale. È dedicata al poeta menestrello Sordello, e fu anche a lungo chiamata Piazza San Pietro. Fu sistemata nel corso del XIV secolo.
Si trova la cattedrale di San Pietro con la sua facciata neoclassica dove sono sepolti importanti membri della famiglia Gonzaga. Accanto si erge la Torre, poi il Palazzo Vescovile del XVIII secolo con i suoi due telamoni, il Palazzo Ca’ degli Uberti con la suggestiva stradina Bonacolsi. Quest’ultimo è tardogotico con tracce del XIV secolo.
Poi verso sud all’altra estremità si innalzano Palazzo Castiglioni, Palazzo Acerbi con la Torre della Gabbia e chiudendo la piazza, il Voltone di San Pietro, una delle tre antiche porte della città, che permetteva di passare dalla “Città Vecchia”, tenuta dei Gonzaga, alla “Città Nuova” o città comunale. Sulla facciata della torre di fronte via Cavour, a circa 30 metri dal suolo, è appesa una bella gabbia di due metri per un metro, installata dal duca Guglielmo Gonzaga per esporre al pubblico i condannati.
Sul lato orientale della piazza si vedono il Palazzo del Capitano e la Magna Domus, nucleo originario del Palazzo Ducale.
Alle spalle del Duomo c’è una bellissima casa quattrocentesca chiamata Casa di Rigoletto con una piccola loggia e un giardino dove una statua di giullare posta qui nel 1978, ricorda che servì da contesto all’Opera di Rigoletto di Verdi (che ospita oggi un sindacato di iniziativa turistica).

5. Piazza delle Erbe

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Piazza delle Erbe

La Piazza delle Erbe è una delle piazze più belle di Mantova, il cui nome testimonia la sua funzione di piazza del mercato, soprattutto di frutta e verdura.
È circondata da edifici di epoche diverse, con bellissimi portici di stile tardogotico e rinascimentale che seguono d’altronde la graziosa via Broletto da Piazza Sordello, con i loro negozi, ristoranti e bar.
È il cuore della città, una piazza animata dove si vede la curiosa Rotonda San Lorenzo (vedi qui sotto), chiesa romanica lombarda e altri monumenti interessanti come il Palazzo della Ragione del 1250, la torre con l’Orologio Astronomico, la Casa del Mercante, e la parte posteriore del Broletto (Palazzo del Podestà) che chiude un lato della piazza (1227).

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Torre dell’Orologio e Rotonda

La Torre dell’Orologio del 1473 si trova all’angolo del Palazzo della Ragione, con un orologio astronomico costruito da Bartolomeo Manfredi, matematico e astrologo al servizio dei Gonzaga, con le sue fasi lunari, segni zodiacali, e la posizione degli astri. Si consiglia di salire sulla torre (lunedì chiuso, biglietto da 3 €) per godere di una delle viste più belle di Mantova. Si ci vede anche il meccanismo dell’orologio.

Ad un angolo della piazza, la Casa del Mercante è un interessante edificio con in facciata decorazioni gotiche e orientali in stile veneziano, di tre piani, che era la casa e bottega del mercante Giovan Boniforte da Concorezzo. Sotto il suo portico sorretto da colonne in marmo rosso, sono incisi gli oggetti che vendeva: stoviglie e bilance, e la dedica con l’anno di costruzione 1455.

6. Rotonda di San Lorenzo

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Rotonda San Lorenzo

In Piazza delle Erbe, la Rotonda di San Lorenzo è la più antica chiesa di Mantova, risalente al 1082 sotto il dominio dei Canossa. È un edificio romanico con la sua forma cilindrica di un esterno semplice, ispirato al Santo Sepolcro di Gerusalemme.
L’interno suggestivo ha una sola navata ad anello a due piani, coperta da una cupola, con otto colonne e deambulatorio.
Era interamente decorata con affreschi dell’XI e XII secolo, di cui rimangono solo alcune porzioni.
Nel 1926 fu nuovamente consacrata dopo un periodo di abbandono come magazzino e la demolizione delle numerose case che vi si appoggiavano. La cupola fu ricostruita.

7. Palazzo Te

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Sala d’Amore e Psiche

Il Palazzo Te è l’opera più famosa dell’architetto italiano Giulio Romano, allievo di Raffaello, costruito a partire dal 1524 per Federico II Gonzaga, per sostituire un piccolo maniero edificato all’inizio del XVI secolo. Si trova a più di un km dal centro di Mantova. I canali formavano qui l’isola di Teieto.
È un palazzo notevole, tra le facciate, l’esedra, e le sue numerose sale, tra cui la Sala d’Amore e Psiche, la Sala dei Cavalli, e soprattutto la Camera dei Giganti con il suo ciclo di affreschi che impressiona, che rappresenta la battaglia tra Giove e i giganti che volevano sostituirsi agli dei.
Il palazzo ospita il Museo Civico di Mantova.

8. Palazzo del Podestà e Piazza Broletto

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Broletto

Chiamato anche Broletto, il Palazzo del Podestà fu costruito nel 1227 e fu sede del governo della città in epoca comunale. La facciata principale si affaccia su Piazza Broletto, mentre la facciata posteriore si affaccia su Piazza delle Erbe.
Sul lato destro si erge la torre civica che servì da prigione e alla base si trova il Portico dei Lattai.
Sulla piazza allestita alla fine del XII secolo si trovano anche l’arco dell’Arengario e il palazzo del Massaro.

9. Cattedrale di San Pietro

La Cattedrale di San Pietro ospita le sepolture dei più prestigiosi membri della famiglia Gonzaga. Nel complesso barocco, il suo esterno conserva tracce di diverse epoche: un campanile romanico, un lato tardogotico, e una facciata neoclassica.
Una prima struttura esisteva probabilmente in epoca paleocristiana, e dell’edificio romanico distrutto da un incendio resta il campanile. Francesco I di Mantova fece costruire alla fine del XIV secolo una nuova facciata in stile gotico dai fratelli veneziani Dalle Masegne.

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Cupola

Dopo un altro incendio nel 1545, Giulio Romano rifilò interamente l’interno preservando la facciata, ispirandosi alla basilica costantiniana di San Pietro di Roma, che stava per essere distrutta. Fu realizzata la grande navata divisa in 5 da trentadue colonne.
Le pale d’altare furono realizzate da artisti locali nel XVI secolo. Conserva diversi affreschi rinascimentali.
La cupola straordinaria fu affrescata nel 1605, con molti angeli nei nove cori celesti in cammino verso il Padre Eterno.
La facciata gotica fu sostituita tra il 1756 e il 1761 da una facciata barocca in marmo di Carrara. Rimane solo dell’edificio gotico una delle facciate laterali in mattoni, con archi spezzati murati.

10. Loggia delle Pescherie

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Pescherie

In passato Mantova aveva più canali e Montesquieu l’aveva chiamata “seconda Venezia”.
Il Canale del Rio che attraversa la città, aperto in gran parte, passa per la Loggia delle Pescherie, uno dei luoghi più caratteristici e notevoli di Mantova. Qui arrivava il pesce pescato nel Po e nei laghi di Mantova.
A fianco c’era il mercato del pesce, edificato nel 1536 su progetto dell’architetto di palazzo Te, Giulio Romano, di cui rimane solo una lunga fila di colonne con il portico che funge oggi da passaggio pedonale.
Questo tiene qui il mercato alimentare del Lungorio il sabato.

Altri luoghi

11. Casa di Mantegna

La Casa di Mantegna, pittore di corte dei Gonzaga, fu realizzata dall’artista che dipinse la Camera degli Sposi del palazzo ducale, nel 1476. Il palazzo quadrato si articola attorno a un maestoso cortile circolare.
Si può visitare liberamente, e talvolta la casa ospita mostre.

12. Il Teatro di Bibiena

Ufficialmente nominato Teatro Scientifico di Bibiena, il piccolo teatro fu progettato e costruito tra il 1767 e il 1769 dall’architetto parmense Antonio Galli Bibiena. Ospitò incontri scientifici, oltre a rappresentazioni teatrali, spettacoli e concerti, è ancora sede dell’Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti, la più antica e prestigiosa istituzione culturale di Mantova.
La facciata classica è di Piermarini, e l’interno a forma di campana ha diversi livelli di logge in legno. Due mesi dopo la sua inaugurazione, il 16 gennaio 1770 ospitò Mozart a 14 anni per un concerto di pianoforte.

13. Museo archeologico

Il Museo Archeologico Nazionale si trova in Piazza Castello, dove sono esposti materiali neolitici, etruschi, celtici, romani e rinascimentali provenienti dal territorio mantovano.

14. Museo del Palazzo D’Arco

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Palazzo d’Arco

Il neoclassico Palazzo D’Arco è appartenuto per diversi secoli alla famiglia D’Arco, e oggi ospita un piccolo museo notevole. Sul percorso di visita si vedono i mobili originali e gli oggetti lasciati dalla famiglia.
Nelle 24 sale si trovano tele, alcune dipinte da artisti famosi come Annibale Carracci, Bernardino Luini, Lorenzo Lotto, Tintoretto, Van Dyck, Rubens.
Nella Palazzina del Falconetto si trova un ciclo di affreschi attribuiti al pittore veronese Giovan Maria Falconetto.
Il percorso si termina con il Museo di Scienze Naturali con fossili, animali imbalsamati, e strumenti del Conte Luigi d’Arco, che fu naturalista e botanico.

15. Chiesa di San Sebastiano

Il Tempio di San Sebastiano, progettato da Leon Battista Alberti, si trovava appena fuori le mura, sulla strada per la zona paludosa del Te, vicino alle scuderie dei Gonzaga. Probabilmente era destinata a diventare un tempio di famiglia. Oggi funge da pantheon locale.
Fu costruito tra il 1460 e il 1529, rimaneggiato nel XVII e all’inizio del XX secolo quando era abbandonato aggiungendo le due scale di accesso in facciata. La scala originale del XV è sotto la loggia laterale.
L’edificio è austero e solenne, su due livelli, ciascuno con i suoi accessi. Quello in alto ricorda un tempio classico con architrave rotta, timpano e arco. L’interno è a croce greca con un quadrato centrale e tre absidi.

16. Da fare e altri luoghi

  • Gita in barca sui laghi intorno a Mantova, fino a Governolo dove c’è la chiusa con il Po, e San Benedetto.
  • Casa di Giulio Romano
  • Vicino a Palazzo Te, sulla graziosa Piazzetta Matilde di Canossa si trova l’Oratorio della Madonna del Sismo, piccola chiesa in stile barocco edificata nel 1754, il Palazzo di Canossa con una bellissima facciata, e un grazioso gazebo in acciaio della fine del XIX secolo.
  • I giardini pubblici dove si trova anche la lapide di Agnese Visconti, moglie di Francesco Gonzaga, fatta decapitare da lui a soli 23 anni in Piazza Giardino.
  • Il Festival della Letteratura di Mantova, più in generale dedicato alla cultura, riunisce scrittori di tutto il mondo, all’inizio di settembre in 5 giorni con spettacoli e concerti.

Galleria

 

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