La Valsesia

Val Sesia verso Civiasco

Meno frequentata delle vicine valli alpine, la Valsesia ha tuttavia interessanti ricchezze naturali e culturali. Scende dalle pendici del Monte Rosa, con diverse valli affluenti fuori dai sentieri battuti.
La sua parte alta è selvaggia e segnata dai Walser (che era una popolazione germanofona di origine Burgonde) dove sopravvivono tradizioni pastorali e produzione vinicola secolare, in parte in un parco naturale. La parte bassa conta più siti artistici.
Questa zona offre numerose escursioni o percorsi in mountain bike, piccoli villaggi Walser, e la cui città principale è Varallo, tra la parte superiore e inferiore della Valsesia. Quest’ultima conserva un bel patrimonio storico-artistico, con soprattutto il suo famoso Sacro Monte, ma anche la bella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Sacro Monte di Varallo

Il più antico dei Sacri Monti si trova a Varallo, fondato nel 1491, tra i 9 Sacri Monti del Nord Italia iscritti nel patrimonio dell’Unesco nel 2003, progettato dal francescano milanese Bernardino Caimi di ritorno dalla Terra Santa. Qui si ricostruiscono simbolicamente i Luoghi Santi della Palestina, con 44 cappelle affrescate e statue e la Basilica dell’Assunzione, edificata a partire dal 1814, che si scopre attraverso un sentiero che parte dal parco naturale con splendide viste sulla valle. Si contano circa 4.000 figure dipinte e circa 800 statue di legno o di terracotta dipinte molto espressive che rappresentano scene dei Vangeli e della vita e della Passione di Cristo, realizzate da artisti locali come Gaudenzio Ferrari (inizio XVI), Francesco Mazzucchetti, ecc.
Si può raggiungerlo dal sentiero da Varallo, la Via Crucis, in auto o con la funicolare.
Le cappelle 1-19 sono nel cuore della riserva, mentre le seguenti occupano la cima del monte che è concepito come una piccola città con le sue piazze, portici e palazzi.

Siti a Varallo

• Santa Maria delle Grazie
  Ai piedi del monte, nella Piazza Gaudenzio Ferrari fiancheggiata dal convento delle Suore Missionarie, la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu fondata con un convento francescano da padre Bernardino Caimi tra il 1486 e il 1493, in connessione con la costruzione e il percorso del Sacro Monte. Ha una semplice architettura tardogotica, caratteristica delle chiese conventuali francescane con un grande muro che separa lo spazio riservato ai frati da quello dei fedeli. Questo è stato dipinto nel 1513 da Gaudenzio Ferrari, costituendo con questo grande affresco una grande opera rinascimentale in Piemonte e Lombardia.
  I 21 pannelli rappresentano scene tratte dalla vita e dalla passione di Gesù, dall’Annunciazione alla Risurrezione, per 8 metri di altezza e 10 di larghezza. Le scene ricordano quelle raffigurate nelle cappelle che conducono al Sacro Monte, essendo qui un «prologo».
• Vicino a Varallo in Val Mastallone, il fiume e il burrone è scavalcato dal Ponte della Gula, un vecchio ponte stretto in pietra, in una curva a 30 metri di altezza. Fu per secoli il passaggio obbligato per scendere la valle.
• L’Oratorio della Vergine di Loreto, ai piedi delle pareti rocciose e boscose, risale al Rinascimento e conserva belle decorazioni e architettura con loggia del XVI secolo, dipinti di Gaudenzio Ferrari tra cui una Natività, e all’interno degli affreschi dedicati alla vita della Vergine.

Alta Valsesia

• La principale valle della Val Sesia è la Val Grande, con i principali borghi storici che sono Varallo con il suo Sacro Monte e Alagna Valsesia ai piedi del Monte Rosa, frequentata sia per gli sport invernali che estivi. Ci sono anche molti villaggi Walser (contadini di lingua tedesca di origine Burgonde), mantenendo il loro patrimonio e tradizionali case in legno.
• Il Monte Rosa e i suoi ghiacciai, confine tra la Svizzera e l’Italia, costituiscono il secondo massiccio più alto delle Alpi, di cui una delle cime culmina alla punta Dufour a 4634 metri.
• La Val Sermenza è una valle stretta e boscosa con i suoi solitari borghi montani, immersa negli splendidi paesaggi del Parco Naturale dell’Alta Valsesia, come a Carcoforo e Alto Sermenza situati in località naturalistiche, o Boccioleto e Rossa da quei partono sentieri punteggiati da piccole cappelle.
• La Val Mastallone è una delle valli più selvagge della Valsesia, con gole a sud e pianure di alpeggi e boschi a nord, con borghi che testimoniano il turismo borghese del passato a Cervatto e Fobello, o il pittoresco Ribera di origine Walser.

Bassa Valsesia

• Nella bassa Valsesia si scoprono diversi borghi storici tra cui Borgosesia con il suo Museo di Archeologia e Paleontologia Carlo Contipotrete, il «villaggio-museo» di Guardabosone.
• Numerose sono le chiese e i santuari tra cui Santa Maria di Naula a Serravalle Sesia, San Giovanni al Monte a Quarona e il santuario di Sant’Anna a Borgosesia.
• I resti del castello medievale di Vintebbio dominano un’eminenza nei pressi di Serravalle Sesia.
• Il Monte Fenera ha attrazioni naturali e storiche, in combinazione con un parco naturale, con belle intere, grotte, essendo stato frequentato da Neanderthal.
• Si scoprono anche bei paesaggi nella Valle della Strona verso Postua, così come i Valloni di Breia e Civiasco.

Cartina

Fonti ed informazioni

• Portali turistici : visitvalsesiavercelli.it, invalsesia.it, www.consorziovalsesia.it