Questo articolo completa la pagina “Cosa vedere a Torino?” con immagini dei monumenti aggiuntivi.

Curiosità della città

I Caffè Storici

Torino ha conservato caffè storici risalenti al XIX secolo, con antichi specchi, arazzi, boiserie, porcellane, dove è possibile degustare la famosa bevanda e dolci tipici della città. Intorno a Piazza Castello si trovano i Caffè Mulassano e Caffè Confetteria Baratti & Milano, e intorno a Piazza San Carlo i Caffè San Carlo e Caffè Torino.

Le Gallerie Coperte

Collegando palazzi e piazze, le gallerie di Torino ricoperte di vetro ricordano i passaggi coperti tipici di Parigi. Sono occupate da caffè e ristoranti. Ce ne sono tre: la Galleria Subalpina tra l’angolo sud-est di Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto, la Galleria San Federico appena a nord di Piazza San Carlo e la Galleria Umberto I che porta a Piazza della Repubblica.

 

Mercato di Porta Palazzo e Gran Balon

Nel quartiere di Borgo Dora è il più grande mercato all’aperto d’Europa, animato dagli anni ’50, con quasi 1000 bancarelle e una parte coperta. Spesso molto affollato, si trova di tutto. Dal lunedì al venerdì fino alle 14:00, il sabato fino alle 18:00.
Ogni sabato si tiene il vicino Gran Balon, via Borgo Dora, mercatino delle pulci e dell’antiquariato
 (collegamento: www.balon.it)


Altri luoghi di Torino

Reggia di Venaria Reale

→ Leggere la pagina dedicata alla Reggia della Venaria

Santuario della Consolata

Il Santuario della Consolata, o Chiesa di Santa Maria della Consolazione, è una delle chiese più belle di Torino, le cui origini risalgono all’epoca paleocristiana.
L’edificio fu ampliato e modificato più volte nel corso del tempo ed è nel XVIII secolo che il coro della basilica barocca fu costruito dal famoso architetto Filippo Juvarra.
Il santuario avrebbe accolto nel 906 dei monaci benedettini dell’abbazia di Novalese fuggiti davanti all’avanzata delle truppe saracene.
Il santuario conserva un’immagine miracolosa della vergine consolatrice che sarebbe stata ritrovata vicino alla chiesa di Sant’Andrea da un giovane cieco di Briançon. 
I cistercensi chiesero la ricostruzione della chiesa nel 1678 a Guarino Guarini, che fu completata nel 1706, poi Juvarra realizzò un ampliamento con il presbiterio tra il 1729 e il 1740.
Il campanile risale alla fine del X secolo, sopraelevato nel XIII e XIV secolo.

Monte dei Cappuccini e Madre di Dio

Appena oltre il Po rispetto al centro storico, passato il ponte Vittorio Emanuele I verso est, sorge il piccolo Monte dei Cappuccini che offre un bellissimo panorama su Torino e sullo sfondo la catena delle Alpi.
In cima si erge anche la Chiesa di Santa Maria al Monte, in stile manierista e barocco costruita all’inizio del XVII secolo, mentre il convento dei cappuccini consacrato fu aperto in precedenza nel 1590, in stile tardo rinascimentale. Questo fu costruito al posto di una fortificazione la cui origine risale ai Templari.
La chiesa è coronata da una grande cupola in piombo (sostituita da una più piccola nel 1814), affrescata all’interno. Durante l’assedio di Torino del 1706, i francesi rinunciarono a conquistare la collina, il che fu considerato un miracolo.

La Chiesa della Gran Madre di Dio è un edificio neoclassico iniziato nel 1814 dalla città di Torino per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I dopo la sconfitta di Napoleone. Completata nel 1831, ha una pianta circolare la cui cupola è ispirata a quella del Pantheon di Roma.
Le due statue che incorniciano la scala di accesso sono quelle della Fede a destra con una coppa in mano e quella della Religione a sinistra.
L’interno conserva in particolare le statue di San Maurizio, di Margherita di Savoia, di Amedeo di Savoia, di San Giovanni Battista. Quattro bassorilievi rappresentano episodi della Vita della Vergine (Natività, Presentazione al Tempio, Matrimonio, Incoronazione).

Villa della Regina

La Villa della Regina fu edificata a partire dal 1615 per iniziativa di Maurizio di Savoia, dall’architetto Ascanio Vitozzi. Ospitò per secoli sovrane dei Savoia, tra cui la prima fu Ludovica, moglie di Maurizio.
Si trova sulla boscosa Collina di Torino, appena fuori dal centro città, circondata dall’unico vigneto urbano della città. Bombardata durante la seconda guerra mondiale, cadde in abbandono prima di essere recuperata negli anni ’90.
L’affascinante edificio barocco del XVII secolo ospita oggi numerose tele di artisti come Daniel Seiter e Giovanni Battista Crosato. Conserva dei bei gabinetti cinesi con le sue boiserie laccate e dorate.
Dietro l’edificio si estende uno splendido giardino all’italiana a forma di anfiteatro. Vi si trova il padiglione dei Solinghi, un edificio a forma di pagoda a due piani dove si riuniva l’Accademia dei Solinghi, un club di intellettuali fondato da Maurizio di Savoia.

Basilica di Superga

La Basilica di Superga, dedicata alla Natività di Maria, fu realizzata tra il 1717 e il 1731 da Filippo Juvarra su un monte vicino a Torino, verso est sulle colline torinesi. Fu eretta secondo la tradizione a seguito di un voto di Vittorio Amedeo II dopo la vittoria sui francesi nel 1706. Ospita tombe della famiglia Savoia.
È una grande chiesa a pianta circolare coronata da una cupola alta fino a 75 metri e fiancheggiata da due campanili alti 60 metri. Vi si entra attraversando un imponente pronao con in facciata otto colonne corinzie.
L’interno è spettacolare con belle luci, decorate con stucchi e altari in marmo. L’altare maggiore di Juvarra è ornato da un bassorilievo marmoreo di Bernardino Cametti che rappresenta la battaglia della liberazione di Torino. Le cappelle ospitano opere di pittori e scultori come Beaumont, Bernardino Cametti, Sebastiano Ricci, Carlo Antonio Tantardini o Agostino Cornacchini.

Altri musei di Torino

Tra i numerosi musei, più o meno importanti di Torino, ricordiamo

GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea

La GAM (Galleria d’Arte Moderna) è uno dei più antichi musei d’arte contemporanea, fondato nel 1863, il primo d’Italia ad ospitare una collezione pubblica d’arte moderna. La vasta collezione conta circa 45.000 pezzi, risalenti al XVIII secolo, con opere piemontesi, italiane e di tutto il mondo, con sculture, tele, fotografie, installazioni, incisioni, e anche una grande collezione di film e video di artisti.
È organizzato in diversi percorsi tematici, con inoltre una videoteca, e ospita regolarmente importanti mostre temporanee.
Il secondo piano presenta dipinti e sculture del XIX secolo, mentre il primo piano è dedicato alle opere del XX secolo, cronologicamente esposte dal divisionismo al futurismo passando per l’arte astratta, la Pop art e l’Arte povera, con artisti come De Chirico, Dix, Ernst, Klee, Balla, Severini, Boccioni ( sito ufficiale: www.gamtorino.it).

Palazzo Carignano e Museo del Risorgimento

Palazzo Carignano ospita dal 1938 il Museo Nazionale del Risorgimento, il più ricco e il più antico museo dedicato al Risorgimento, il periodo dell’Unità d’Italia, dove la Casa Savoia annetté progressivamente gran parte degli altri ducati e regni della penisola nel corso del XIX secolo (1815-1861). Torino fu la prima capitale d’Italia dal 1861 al 1865.
Il museo è ospitato al piano nobile del bel Palazzo Carignano, con percorsi tematici, sociologici e politici, dotati di numerosi supporti multimediali.
Ristrutturato nel 2011, questo spazio moderno descrive al pubblico il periodo risorgimentale nel suo contesto europeo, con un percorso con due sale parlamentari originali: la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino (dove sono nate le costituzioni del 1848) e la maestosa sala destinata alla Camera dei Deputati del Regno d’Italia (con le volte dipinte da Francesco Gonin, costruita tra il 1864 e il 1871). Questo museo dispone anche di una ricchissima biblioteca ( sito ufficiale: www.museorisorgimentotorino.it).

MAUTO – il Museo dell’Automobile

Creato nel 1932, il MAUTO è uno dei più importanti musei d’Europa dedicato all’automobile, che documenta l’evoluzione dell’automobile, come mezzo di trasporto e oggetto di culto, da questi inizi fino agli anni ’80, con l’esposizione di oltre 150 vetture originali di 80 costruttori, alle quali si aggiungono modellini, manifesti e disegni d’epoca.
Sono presenti diversi pezzi unici o prototipi e una sezione dedicata alle auto da corsa.
È inoltre dotato di una libreria ben fornita di libri sull’automobile, della Sala Storica del Pneumatico ed è sede di mostre temporanee.
Il museo è stato ristrutturato nel 2011 con i suoi tre piani e uno sfondo sonoro con canzoni degli anni ’60 e il rombo dei motori di Formula 1 ( sito ufficiale: www.museoauto.com).

MAO – Museo d’Arte Orientale

Il Museo d’Arte Orientale di Torino è uno dei più recenti musei di Torino, creato nel 2008, allestito all’interno del Palazzo Mazzonis del XVII secolo nel pieno centro di Torino.
Le opere erano per lo più ospitate prima nel Museo di Arte Civica della città, altre provengono da fondazioni e dalla regione Piemonte.
Quasi 1.500 opere sono esposte in cinque diverse aree tematiche, come l’ingresso con giardini zen giapponesi. Al piano terra si trovano le sezioni dell’Asia meridionale e del sud-est asiatico. Al primo piano si trovano ancora oggetti cinesi, tra cui opere in bronzo e terracotta risalenti al 3000 a.C., sale dedicate agli oggetti d’arte giapponesi. Al terzo piano c’è una collezione di oggetti provenienti dalla regione himalayana, e l’ultimo piano è interamente dedicato all’arte islamica ( sito ufficiale: www.maotorino.it).

La Camera, Centro Italiano per la Fotografia

La CAMERA, Centro Italiano per la Fotografia, aperta al pubblico nel 2015, è dedicata alla fotografia nazionale e internazionale attraverso un dialogo aperto con artisti e istituzioni.
Ogni anno propone diverse mostre principali e una serie di mostre complementari di autori italiani e stranieri. Propone anche attività educative con laboratori, come incontri e corsi di perfezionamento, e laboratori per scuole e famiglie.
I giovedì sono organizzati incontri con il pubblico, con personalità del mondo della fotografia e della cultura (Le prenotazioni sono obbligatorie, sito ufficiale: camera.to).

Altre chiese

San Filippo Neri

Il complesso di San Filippo Neri comprende la chiesa, la sagrestia, l’oratorio, la tomba e la casa dei padri. Fu eretto a partire dal 1675, con la partecipazione a partire dal 1715 di Filippo Juvarra.
È la più grande chiesa di Torino, che conserva un bellissimo patrimonio, affreschi e oggetti sacri, tra cui un capolavoro di ebanisteria unico al mondo, con l’antecedente davanti all’altare maggiore che Pietro Piffetti realizzò nel 1749. Tra i dipinti ci sono opere di Carlo Maratti, Solimena, Conca, Trevisani.

Chiesa San Massimo

Questo tempio neoclassico fu edificato negli anni 1844-53 da Carlo Sada, dedicato a Massimo di Torino (390-423), primo vescovo di Torino. All’interno, nel battistero realizzato da Cesare Reduzzi, la pala raffigurante la Natività della Vergine è di Legnanino del 1707. Nell’abside l’affresco di Francesco Gonin del 1853 raffigura San Massimo recitando nel Duomo di Torino.

Altre piazze

Piazza Carlo Alberto e Palazzo Carignano

Piazza Carlo Alberto è una piazza pedonale di Torino, una delle piazze storiche del centro cittadino, alle spalle di Palazzo Carignano.
Il suo nome deriva dal re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia, la cui famiglia possedeva un palazzo sulla piazza. Era i giardini del barocco palazzo Carignano fino a metà del XIX secolo.
Sul lato sud della piazza si trova il settecentesco Palazzo Campana, sede universitaria del Dipartimento di Matematica che fu sede provinciale del Partito fascista. Nietzsche ha vissuto tra il 1888 e il 1889 in un edificio ad un angolo della piazza.

Il monumento a Carlo Alberto è una statua equestre di fronte alla facciata posteriore di Palazzo Carignano, installata nel 1861 da Carlo Marochetti. Alla base si trovano quattro figure allegoriche femminili della nazione (martirio, libertà, eguaglianza civile e dello statuto) e quattro soldati che rappresentano i corpi dell’esercito reale sardo (artiglieria, cavalleria, granatieri e bersaglieri). I quattro bassorilievi rappresentano la battaglia di Goito, la battaglia di Santa Lucia, l’abdicazione e la morte a Porto di Carlo Alberto.

Il Palazzo Carignano è un edificio barocco progettato da Camillo Guarino Guarini, uno dei più bei palazzi della città, costruito intorno al 1679 per i principi di Carignano, affiliati alla casa dei Savoia. La sua facciata principale è curvilinea e sormontata da una rotonda. Ci nacque nel 1820 Vittorio Emanuele II, che divenne il primo re d’Italia. Oggi ospita il Museo del Risorgimento (vedere la sezione sugli altri musei di Torino).

Piazza Palazzo di Città e Palazzo Civico

La Piazza del Palazzo di Città è una piccola piazza pedonale di Torino, dove sorge il Palazzo Civico, il Municipio.
Con la sua forma rettangolare, corrisponderebbe all’antico foro romano della Julia Augusta Taurinorum, all’incrocio delle grandi vie che attraversano Decumanus Maximus (l’attuale via Garibaldi) e del Cardo Maximus (l’attuale via Porta Palatina). Nel medioevo era chiamata Piazza delle Erbe (dedicata al mercato di verdure e erbe), e l’adiacente c’era la Piazza del Grano (l’attuale Piazza Corpus Domini, dedicata al grano).

Il barocco Palazzo Civico fu costruito nel XVII secolo da Francesco Lanfranchi, il cui ingresso è custodito dalle due imponenti statue di Eugenio di Savoia e Ferdinando di Savoia, duca di Genova. L’elegante portico risale al 1756.

Nel 1853 fu installato il monumento in bronzo dedicato al Conte Verde opera dell’architetto Pelagio Palagi e dono di Carlo Alberto di Savoia alla Comune dopo il matrimonio del figlio con la Principessa di Lorena. Rappresenta Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde che sottomette un soldato moresco, in memoria delle guerre d’Oriente (1358-1372) contro bulgari e turchi, rivendicando allora il trono dell’impero bizantino.

Piazza Vittorio Veneto

La Piazza Vittorio Veneto è la più grande piazza di Torino lunga 360 metri, costruita tra il 1817 e il 1825 durante l’estensione della città fino al fiume e oltre con la costruzione del Ponte Vittorio Emanuele I.
Anticamente Piazza d’Armi, sotto Napoleone le mura della città furono abbattute e un ponte in pietra che conduceva qui fu costruito sul Po nel 1810. Il suo nome ricorda la battaglia di Vittorio Veneto dell’ottobre-novembre 1918, quando le truppe italiane prevalsero sui loro avversari austro-ungarici.
Gli edifici con arcate sui due lati maggiori della piazza furono progettati dall’architetto Giuseppe Frizzi.

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Informazioni

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